Paolo Signore

Crudeltà olio su tela, cm 100×100

Biografia

Appassionato di arte sin da bambino, pur avendo cominciato seriamente la sua attività artistica in età matura, Signore si mostra sempre più come un“underdog” di questo settore, un artista “tardivo” com’è stato definito dalla rivista “A Levante” e assolutamente fuori dai consueti canali del mondo dell’arte, ma in grado di dimostrare giorno dopo giorno che non è mai troppo tardi per seguire i propri sogni.

Proprio in virtù di tali premesse, nella sua ricerca pittorica possiamo notare come egli vada contro quella tendenza spesso frequente nell’arte contemporanea, volta a proporre opere spesso incomprensibili, andando a recuperare, piuttosto, quel ruolo emozionale e quella funzione sociale che l’arte possiede da sempre.

Luce, colore vibrante e contrasti cromatici costituiscono i tre elementi cardine della pittorica di questo artista dalle diverse anime, che dal colore vivace, a tratti violento, vira verso composizioni bicromatiche giocate sul bianco e nero o sul contrasto fra tinte forti, quasi come in una metafora pittorica della vita stessa coi suoi lati piacevoli e quelli più tenebrosi.

Forse proprio in virtù di queste peculiarità le sue opere catturano l’osservatore, lo attraggono all’interno della tela trasportandolo in un’altra dimensione, in un viaggio tra inconscio e realtà dove quest’ultimo è costretto a liberarsi da tutte le catene che attanagliano la propria esistenza, librandosi in un volo coraggioso verso la vita.

Un esempio lampante e’ dato da una delle opere più stimate da critica e pubblico come ad esempio Bataclan, nella quale l’artista ha presentato quello che dovrebbe essere a suo avviso l’atteggiamento dell’arte nei confronti degli avvenimenti che caratterizzano l’epoca odierna. Signore da qualche tempo, infatti, è un sostenitore dell’arte come strumento per raccontare la contemporaneità: descrivere il mondo, le emozioni e i fenomeni dell’esistenza, senza necessariamente dare giudizi di valore.

Attraverso la pittura egli cerca di evocare differenti sensazioni, indagando nelle profondità dell’animo umano al fine di innescare un dialogo tra artista e osservatore che va al di là dell’individualità, divenendo messaggio per l’umanità. Tale idea, che potrebbe facilmente trasformarsi in un nuovo movimento artistico (Avanguardia contemporaneista), da un punto strettamente tecnico propone uno stile che stressa i contrasti cromatici e di forma, producendo per contro un effetto armonico che stimola le emozioni, parlando alle persone e al loro mondo cognitivo fatto di aspettative, speranze e sogni, così turbato dal contesto di crisi in cui viviamo.